Itinerari sul monte Grappa

BENVENUTI SUL MONTE GRAPPA 
 
Il Grappa è per eccellenza la montagna "fuori porta" per una gita o una vacanza piena di relax, di cultura, di ambiente.
In pochi decine di minuti, già siamo alti sulla pianura veneta, che in un panorama mozzafiato si stende ai nostri piedi, mentre un clima "a misura d'uomo" offre ristoro alla calura cittadina.
Il Grappa è qui ad attendere il turista che desidera rivisitare, nelle testimonianze della prima guerra mondiale, uno dei momenti più importanti della storia patria, ma anche chi vuol godere di una sosta rinfrancante a contatto con la natura, semplicemente steso sull'erba di un prato o percorrendo a piedi o in mountain-bike stradine e sentieri immersi nel verde, alla scoperta di nuovi orizzonti.
Il Grappa accoglie tutti, offrendo a ciascuno mille occasioni di svago da scoprire in un ambiente fortunatamente ancora selvaggio ed aspro, lontano dal turismo di massa e dalle offerte superorganizzate.
Anche queste brevi note vogliono essere semplicemente un suggerimento, un invito ad assaggiare qualcuna delle opportunità più evidenti, per continuare poi da soli, attratti da quel fascino che solo può suscitare un ambiente in cui non mancano angoli per ritrovarsi finalmente un po' da soli con se stessi.
 
SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA 
Frequentato sin dal '700 da botanici interessati alla particolare flora di quest'area prealpina, il Grappa diventò nel secolo scorso la montagna di casa dei bassanesi, che, attirati dai vasti panorami godibili da queste alture, sulla cima costruirono il rifugio Bassano.
Fu però nel corso della prima guerra mondiale che il Grappa balzò alla ribalta della storia, meritandosi, per il ruolo di primo piano svolto nelle fasi decisive della guerra, l'appellativo di "monte sacro alla Patria".
Alla fine del conflitto il Grappa è un immenso cimitero: ben 23.000 sono stati i morti, decine di migliaia i feriti da ambo le parti.
I resti di quella che fu la grande quarta armata sono ora tumulati nel sacrario monumentale eretto sulla cima della montagna.
 
L'ossario del Grappa
Il corpo centrale del monumento, dove sono custoditi i resti di 12.615 caduti, di cui 10.332 ignoti, è costituito da cinque gironi concentrici digradanti a tronco di piramide. Alla sommità sorge il piccolo artistico sacello, santuario della Madonnina del Grappa.
Dal piazzale del tempio si snoda la suggestiva Via Eroica, che corre per 250 metri circa, fino al Portale di Roma, tra due file di cippi in pietra che portano scolpiti a grandi lettere i nomi delle località legate ai più famosi fatti d'arme delle storiche battaglie del Grappa.
In un apposito settore, a nord est del Portale di Roma, sono state riunite le salme di 10.295 caduti austroungarici.
Dal piazzale antistante l'ossario si interna nelle viscere del monte la Galleria Vittorio Emanuele III°, un'estesissima opera di fortificazione sotterranea i cui numerosi condotti laterali portano alle caverne dov'erano piazzati i cannoni, le mitragliatrici, i riflettori. Accanto all'entrata, la casermetta Milano, ora museo storico con annessa sala di proiezione di documentari cinematografici dell'epoca.

I musei della Guerra
Presso l'albergo San Giovanni è stata allestita una mostra dei cimeli della grande guerra. Il piccolo museo "Roberto Favero" raccoglie una vasta gamma di oggetti appartenuti ai soldati degli opposti eserciti che si affrontarono durante la prima guerra mondiale sul Monte Grappa.
Nelle vetrine del museo si possono osservare numerosi pezzi di equipaggiamento leggero, come fucili, baionette, daghe, pugnali, sciabole. E poi oggetti di buffetteria varia, quali fibbie con cinturoni in cuoio italiani, austriaci, ungheresi e tedeschi, da ufficiali e da truppa, nonché berretti appartenenti alle varie armi e qualche giubba da combattimento austriaca ed italiana. Sono presenti pure vari elmetti e decorazioni, gavette per il rancio dei soldati, borracce, posate e qualche bottiglia, rinvenute negli ex accampamenti.
Presso la locanda Val dea Giara si può visitare un altro piccolo museo della Grande Guerra "Battista Gamba ed Emanuele Vignoli". Oltre alla raccolta di cimeli, è stato ricostruito l'ambiente in cui vivevano i soldati durante i combattimenti.
 
Una visita ragionata

Chi voglia rivivere la guerra sul Grappa, dopo la visita al complesso monumentale della Cima, potrà continuare il suo itinerario attraverso i musei di Campo Solagna e di San Giovanni.
Per prendere visione dei campi di battaglia, con una breve passeggiata potrà raggiungere il Col Berretta o il Col Fenilon, mentre per toccare con mano l'infrastrutturazione bellica potrà visitare la trincea di San Giovanni o di malga Col del Gallo e le gallerie di Col Campeggia (per quest'ultimi itinerari si veda il paragrafo dedicato alle passeggiate).
 
PASSEGGIATE ED ESCURSIONI 
Le passeggiate che seguono sono state scelte per portarvi a visitare i luoghi più caratteristici del Grappa, con itinerari assolutamente facili e fattibili con calma nel giro di un paio d'ore.
Proprio per questo li consigliamo alle famiglie per una simpatica scampagnata o il pic-nic domenicale.
Il sentiero degli scalpellini
Davanti al ristorante Passator Cortese prendere la prima stradina a sinistra. Dopo un centinaio di metri inizia il percorso, attrezzato anche per i disabili che vi possono transitare in carrozzella. Ampie vedute sullo sbocco del Canal di Brenta e la pianura. Da visitare, all'interno di una vecchia cava di pietra, la casetta dello scalpellino, in cui è allestita una mostra sulla natura del Grappa. Continuando, si può arrivare alla chiesetta di Costalunga.
La mulattiera di Campo Solagna
Dall'area di sosta dei "Nosellari" si attraversa la statale per raggiungere il colletto che si affaccia sulla Valbrenta. Una bella mulattiera selciata porta a Campo Solagna con continue ampie vedute sulla valle sottostante.
Le gallerie di ColCampeggia
Da Campo Solagna si sale al Col Campeggia per la prima strada che si trova sulla destra (ci si può arrivare anche dall'area di sosta "Cava di pietra", per la strada antistante). Poco oltre il colle, un sentiero a sinistra (indicazioni) porta ad alcune gallerie di guerra che si internano piuttosto profondamente nella montagna (per visitarle è indispensabile una torcia elettrica). Il sentiero continua poi attraversando alcune trincee, fino a tornare sulla strada non molto lontanodal punto di partenza.
Il Pertuso
Da Campo Solagna si prende la strada per San Giovanni. Al primo tornante si continua dritti per un paio di chilometri con splendide vedute "a volo d'uccello" sulla sottostante Valbrenta. Si scende per una ventina di metri a sinistra per una stradina ed ancora a sinistra per un sentiero. Si arriva così al Pertuso, un ponte di roccia che scavalca la testata della Valgrande. Qui ci si potrà anche dissetare ad una delle rarissime sorgenti del Grappa.
Il sentiero natura di malga Col del Gallo
Attorno a malga Col del Gallo, tra boschi, pascoli e trincee, un sentiero naturalistico autoguidato con tabelle esplicative porta a scoprire la vita in malga, la natura, la storia ed il paesaggio del Grappa.
Presso la malga non si può mancare di visitare il piccolo museo della civiltà contadina e la caratteristica "giassara" con copertura a "fojaroi".
La trincea di San Giovanni
Davanti all'albergo San Giovanni scende un sentierino che in breve raggiunge la trincea. La si percorre completamente, camminando al suo interno, fino a ritornare sulla strada nei pressi dell'albergo.
Lungo il percorso, alcune tabelle didattiche illustrano la vita dei soldati in trincea.
Il Col Fenilon ed il Col Moschin
Dall'albergo San Giovanni ai Colli Alti si prosegue per circa un chilometro lungo la strada che porta al Finestron. Al primo bivio si prende a sinistra fino ad un cippo, da cui in breve, per prati, alla croce del Col Fenilon (m.1327). Ridiscesi per il medesimo itinerario fino al cippo, si continua per la strada che, in direzione ovest, porta attraverso i pascoli alla sommità del Col Moschin (m.1279). Una colonna romana ricorda i reparti che su quel baluardo difensivo parteciparono all'arresto nemico. Opponendo una tenace resistenza, specie il 15 giugno 1918 quando Col Fenilon e Col Fagheron erano caduti in mano nemica, essi riuscirono a mantenere la posizione fino al giorno dopo, contribuendo così alla riconquista delle posizioni perdute.
Il panorama, amplissimo, abbraccia l'altopiano dei Sette Comuni, Cima d'Asta, le Pale di San Martino, le Vette Feltrine ed i vicini colli del Grappa.
Il Col Berretta e l'Asolone
Dalla locanda del Finestron una stradicciola, presto trasformantesi in sentiero, risale il crinale del Col della Berretta fino alla cima (m.1448). Una piramide con lapide riporta il bollettino del comando supremo del 27 novembre 1917, in cui si citano gli atti d'eroismo compiuti dalla brigata Aosta per respingere un attacco in massa delle forze nemiche. Per l'evidente crestone prativo si continua quindi fino alla croce del monte Asolone (m.1520). Posizione essenziale per la nostra difesa, dopo violenta lotta essa fu travolta il 18 settembre 1917. Venne poi più volte ripresa e perduta dalle nostre fanterie che, respinte, si abbarbicarono a pochi metri dalla vetta ed attesero il 30 ottobre 1918 per ricacciare, con sforzi cruenti, il nemico.
La vista spazia a sud sulla testata della Valle di Santa Felicita e su Val delle Foglie, a nord sulla Val Cesilla, da cui provenivano le riserve austriache attaccanti. Continuando per i dossi prativi degli Asoloni si può facilmente arrivare, con un'altra ora di cammino, alla cima del Grappa.
Dal Grappa al Pertica
Dal Rifugio Scarpon sale direttamente verso Cima Grappa un sentiero che, poco sotto a questa (la cima si può raggiungere camminando a fianco di una trincea che sbocca proprio davanti al "Portale di Roma"), incrocia il "sentiero dei cippi", così chiamato per le numerose lapidi a ricordo di fatti di guerra. Lo sisegue verso sinistra fino ad un tornante della mulattiera militare che porta a Cima Grappa. Si scende per questa fino al Monte Pertica o al Forcelletto, da cui si rientra per la strada del Grappa.
La cima del monte Pertica era il punto più avanzato delle linee austriache verso il Grappa. Sotto la croce di vetta, alcune lapidi bronzee ricordano le innumerevoli vittime cadute per la conquista di questo monte.
 
PEDALATE IN MOUNTAIN BIKE
Gli itinerari proposti sono stati scelti per portarvi a visitare i luoghi più caratteristici del monte Grappa, attraverso percorsi comunque facili (sempre su strade bianche), anche se di impegno diverso. Abbiamo indicato con un asterisco quelli brevi, alla portata di tutti, con due asterischi quelli con lunghi tratti in pendenza, adatti a chi ha un minimo di allenamento. Tutti sono comodamente percorribili nel giro di un paio d'ore. Alcuni degli itinerari appena descritti sono stati collegati in un circuitotabellato di 22 chilometri, percorribile in circa due ore e mezzo, con partenza da Val dea Giara ed arrivo a San Giovanni.
Ricordate che non si può correre in bicicletta sui prati, nei boschi e sui sentieri.
 
La strada delle penise**
Da Campo Solagna si prende la strada per San Giovanni; la si abbandona al primo tornante continuando invece diritti a costeggiare per diversi chilometri il versante ovest dei Colli alti, per lo più in piano o in leggera salita. Splendide le vedute sulla sottostante Valsugana. Ad un bivio, si prende a destra risalendo con alcuni tornanti il pendio del Col Moschin, quindi in piano fino al cippo del Col Fenilon, dove si incrocia la strada che, a destra, porta in breve a San Giovanni. Da qui bella discesa, per strada asfaltata, fino a Camposolagna.
Il giro del Col Campeggia*
Da Campo Solagna si continua per la statale del Grappa fino al termine della breve discesa, dove si imbocca, a destra, la strada bianca che passa davanti alle piazzole di sosta turistiche; alla fine di queste, ad un bivio si prende lastradicciola di destra, poco dopo chiusa da una sbarra. La si percorre lungamente fino ad un tornante della statale del Grappa, da cui si risale aCamposolagna.
La dorsale dei Colli Alti**
Da San Giovanni si continua per la strada che porta al Finestron fino alle case di Prà Fiolo. Fra queste si interna una strada che, prima della discesa, si abbandona per prenderne a destra un'altra che costeggia lungamente il versante dei Colli alti rivolto verso la Valsugana. Alla fine si sbocca sulla stradaSan Giovanni-Finestron, che si segue a destra per tornare al punto di partenza.
Il giro del Col Fagheron*
Da San Giovanni si prosegue per la strada che porta al Finestron fino al bivio sotto al Col Fenilon; si prende a sinistra (cippo), quindi ancora a sinistra, e si continua sul versante del Col Fagheron rivolto verso la Valsugana. All'incrociocon la strada asfaltata, la si attraversa e si prosegue in leggera discesa, quindi a sinistra in salita per ritornare infine al punto di partenza.
Le malghe di Val San Lorenzo**
Da Ponte San Lorenzo si prende per il Lepre e, poco dopo il capitello, la strada bianca che sale verso il monte Asolone. A malga Dadane si continua a sinistra in salita lungo la valle fino ad incrociare la strada che scende da Malga MonteAsolone. A sinistra, con alcuni saliscendi, fino ad una malga abbandonata davanti alla quale scende una stradicciola che riporta in Val di San Lorenzo.
Malga Monte Asolone*
Dal ristorante Val dea giara si risale l'omonima valle fino al bivio, dove si prende a sinistra per malga monte Asolone. La strada è tutta asfaltata. Al ritorno, dopo aver percorso il primo tratto, in corrispondenza di un ampio tornante affacciato a nord parte una strada bianca che si ricollega all'itinerario precedente.
Le valli di Campoderoa e della Manara**
Dal Lepre si ridiscende verso Ponte San Lorenzo fino al gruppo di villette poste allo sbocco della Val Campoderoa. Si risale per quest'ultima pressoché in piano fino alle malghe. Da qui una ripida ma breve salita porta sulla strada SanGiovanni-Finestron. A destra, fino alle case di Prà Fiolo. Poco dopo, in corrispondenza di un ampio curvone, a destra scende la stradicciola che, percorrendo la Val della Manara, riporta al Lepre.
Il Col della Berretta**
Dal Lepre verso il Finestron fino al condominio della Travajetta. Da qui, a destra, si risale per la strada che porta a malga Col della Berretta, posta appena sotto all'omonimo colle.
Il giro delle malghe**
Un chilometro dopo il Finestron, poco prima di contrada Magnola, una strada a destra sale a Malga Fratte. 
Più in piano, traversa poi lungamente fin poco sotto Malga Farine, per poi scendere a malga Termine. Continuare la discesa fino al bivio, da cui a sinistra risale la strada che porta a Magnola.
Il giro del Monte Pertica*
Dal rif. Scarpon ci si dirige verso il Forcelletto. In vista della croce del Monte Pertica, si prende la strada a destra che, valicando un basso colle, scende poi sull'altro versante fino a raggiungere il Forcelletto. Da qui al punto di partenza per la statale.
Il monte Grappa**
Come per l'itinerario precedente fino al colle del Pertica. Si continua a destra percorrendo la vecchia strada militare che porta all'osservatorio di Cima Grappa.
Il Col dei Prai**
Dietro alla locanda, una strada bianca porta a malga Fiabernù. Si scende per il crinale del Col dei Prai fino alla strada che, costeggiando lungamente verso cima Grappa, porta in Val Cesilla. La si risale fino al Forcelletto, passando per malga Pertica e Busetto.
Il circuito per mountain bike dei colli alti (23 km. - ore 2.15)
Dal ristorante Val dea Giara si risale l'omonima valle fino al bivio, dove si prende a sinistra in direzione di malga monte Asolone. La strada, in questo primo tratto, è tutta asfaltata. In corrispondenza di un ampio tornante affacciato a nord parte una strada bianca. Inizialmente in discesa, poi con alcuni saliscendi, la strada raggiunge una piccola malga per poi ridiscendere in Val di San Lorenzo, davanti al gruppo di villette poste allo sbocco della ValCampoderoa. Si risale per quest'ultima pressoché in piano fino alle malghe. Da qui una ripida ma breve salita porta sulla strada San Giovanni-Finestron. A destra, seguendo quest’ultima, fino alle case di Prà Fiolo. Poco dopo, in corrispondenza di un ampio curvone, a destra scende la stradicciola che, percorrendo la Val della Manara, porta al "Lepre". Al bivio, poco sotto al "Finestron", si prende a sinistra fino al curvone sotto il Col Caprile. Si abbandona la strada asfaltata e, sempre seguendo le indicazioni, ci si inoltra per una mulattiera che fiancheggia i Colli Alti dal lato Valsugana. Nei pressi di case Prà Fiolo, la strada bianca scende al "Saccon" e risale quindi a malga ColMoschin per proseguire poi in piano fino a casa Gennari. Una breve ma ripida salita riporta in quota al rif. Alpe Madre, da cui si continua in piano, contornando il Col Fagheron. All'incrocio con la strada asfaltata, la si attraversa e si prosegue in leggera discesa, quindi a sinistra in salita fino a San Giovanni. In discesa, per strada asfaltata, si torna in breve al punto di partenza.
 
GLI ITINERARI DI SCI ESCURSIONISTICO E CIASPOLADE
I dolci pendii, gli ampi crinali e la presenza di strade innevate fanno del Grappa il terreno ideale per la pratica dello sci da fondo escursionistico. 
Non si troveranno in questa zona itinerari battuti da mezzi meccanici e l'affollamento diventato ormai consueto nelle piste da fondo dei più noti comprensorisciistici, ma nevi intatte o le tracce dei pochi che ci hanno preceduto. 
Ciononostante gliitinerari proposti, scelti tra quelli più interessanti dal punto di vista ambientale e panoramico, sono tutti facilmente rintracciabili in quanto svolgentisi su costoni, mulattiere o strade innevate. 
Per la maggior parte si tratta di piste di media difficoltà, affrontabile da chiunque sappia destreggiarsi in discesa su una strada innevata o un breve pendio; non mancano però itinerari alla portata dei principianti che possono trovare degli anelli facili e divertenti: a questi consigliamo il percorso San Giovanni e ritorno (Finestronit. n. 5), la Val delle Saline (it. n. 6) e la stradaScarpon-Forcelletto (it. n. 1). 
Chi si accosta per la prima volta a questa montagna troverà un magnifico itinerario nella cresta degli Asoloni (it. n. 8) dalla quale lo sguardo spazia contemporaneamente sulla pianura veneta e sulle Dolomiti (il percorso può essere abbreviato raggiungendo la quota di m. 1434, posta a breve distanza dal Monte Asolone, con lo ski-lift del Lepre. 
I più allenati potranno chiudere l'anello percorrendo il grand tour del Grappa che, toccando le zone più belle ed incontaminate del Massiccio, può validamente reggere il confronto con i più noti raids delle Alpi. 
Belle discese, adatte piuttosto allo sci - alpinismo, potranno essere effettuate dal Monte Asolone, verso la Val delle Saline o la Val della Giara e dal Monte Grappa, per il rifugio Scarpon fino a Malga Busetto; con forte innevamento è possibile giungere a Cismon del Grappa attraverso la Val Cesilla.

1) Scarpon - Malga Fiabernu' - Cima Grappa (Km. 15.5 )
Dal rifugio Scarpon si percorre verso nord la strada che in leggera discesa porta alla locanda Forcelletto (chiusa d'inverno). La si abbandona per prendere, dietro a questa, uno strade forestale che aggira sulla sinistra il Col di Buratto, fino ad arrivare a malga Fiabernu'. Al bivio si prende a destra sboccando sulla strada che riporta, ancora a destra, al Forcelletto. Per la vecchia strada militare, che aggira a sinistra il Monte Pertica, si giunge sino al Grappa da dove, con bella discesa su un aperto costone (la partenza è da metà Via Eroica), si arriva poco prima del rifugio Scarpon, oppure, più facilmente, per la strada che scende da Cima Grappa, allo stesso rifugio.
2) Scarpon - Malga Termine - Malga Farine  (Km. 11)
Come per l'itinerario precedente verso ilForcelletto; poco prima, una strada sulla sinistra scende nella Val Cesilla fino a malga Termine. Al bivio si prende, a sinistra in salita, la strada che sale a malga Farine. Da qui in breve alla cresta degli Asoloniche si risale, in direzione del Grappa, fino al Rifugio Scarpon.
3) Scarpon - Col deiPrai - Val Cesilla  (Km - 22.5)
Come l'itinerario n. 1 fino alla MalgaFiabernu', al bivio peròsi prende a sinistra, scendendo per la dorsale del Col dei Praifino alla località La Rotonda, dove una strada verso sinistra (sud) taglia il fianco della Val Cesilla fino ad arrivarne al fondo. Qui un incrocio, per il cui ramo di sinistra si risale la valle fino a malga Termine ed in breve alla strada Scarpon-Forcelletto già percorsa all'andata.
4) Val dea Giara - Monte Asolone  (Km. 8)
Dalla trattoria Vli dea Giara si percorre per brevissimo tratto la strada che risale la valle omonima per poi prendere il primo bivio a destra; per strada e quindi per l'aperto costone sovrastante si giunge alla cresta degli Asoloni. A sinistra fino al Monte Asolone (m. 1.520) da dove si scende a sinistra (sud) per l'ampio pendio fino a malga Monte Asolone, la cui strada di accesso riconduce al punto di partenza.
5) Val Campo de Roa - Col Fenilon - Finestron  (Km. 10)
A metà strada fra Ponte San Lorenzo ed il Lepre un bivio porta a sinistra in Val Campo de Roa. Giunti alle malghe situate in fondo alla valle si prende a destra la strada che sale fin sotto al Col Fenilon. La strada pianeggiante porta verso nord (destra) in 7,5 Km. al Finestron.  
6) Lepre - Val delle Saline - Monte Asolone  (Km. 6)
Dalle ex scuole del Lepre una strada si inoltra in Val delle Saline che si percorre completamente fino al Monte Asolone. 
Si scende, in direzione del Lepre, all'antistante quota di m.1.487, da cui la valletta parallela all'ultima parte della precedente riporta, con bella discesa, in Vai delle Saline.
7) Lepre - Malga Fratte - Finestron  (Km. 7)
A metà strada tra il Lepre ed il Finestron, davanti ad un condominio, una strada sale a destra fino a Malga Spiadoni, sul crinale tra il Col della Berretta ed il Monte Asolone. Si scende sull'opposto versante a Malga Fratte, seguendone quindi in discesa la strada di accesso. Al bivio, si risale a sinistra al Finestron.
8) Creste degli Asoloni Cima Grappa (Km. 8.5)
Dietro alla ex locanda del Finestronsi risale l'aperto costone fino al Coldella Berretta. 
Di qui ha inizio la cresta degliAsoloni che, con evidente percorso, conduce prima al Monte Asolone e quindi a Cima Grappa.
Grand tour del Grappa (Km. 28)
Dal Finestron a Cima Grappa per la cresta degli Asoloni (it. n. 8); si scende per la vecchia strada militare fino al Forcelletto (it. n. 1 inverso) da cui a Malga Fiabernù e per il Col dei Prai al fondo Val Cesilla (it. n. 3). All'incrocio si continua per la strada antistante risalendo l'opposto versante fino alla localitàMagnola e quindi al Finestron.

 
 
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