La scelta varietale

a cura di Carlo Grandesso

 

 

La maggior parte delle varietà di olivo è caratterizzata dall’autoincompatibilità: ciò significa che, per produrre frutti, i fiori devono essere fecondati dal polline prodotto dai fiori di un’altra varietà; per fortuna il polline dell’olivo - a differenza di quanto succede per le altre piante da frutto, che per l’impollinazione hanno bisogno degli insetti - viene trasportato dal vento (impollinazione anemofila) ed è quindi abbastanza facile che si verifichi l’impollinazione incrociata. Tuttavia particolare attenzione deve essere riservata alla distribuzione delle varietà sul terreno nei nuovi impianti, anche tenendo conto della direzione del vento durante il periodo della fioritura.

Fra le varietà più diffuse nel Veneto, soltanto il Casaliva e il Frantoio sono autocompatibili (cioè non hanno bisogno dell’impollinazione incrociata).

Le varietà di olivo si propagano per via agamica, utilizzando l’innesto (su semenzali di olivo selvatico o coltivato) oppure la talea di ramo o l’ovolo. La moltiplicazione per talea è oggi resa possibile - sia pure con percentuali di radicazione variabili da varietà a varietà - grazie a moderne tecnologie (nebulizzazione e riscaldamento basale) che permettono di utilizzare rami dell’annata. Le piante ottenute da talea sono preferite perché, non essendo influenzate dal portinnesto di semi, sono uniformi fra loro ed entrano in produzione più precocemente. Inoltre, se una gelata distrugge la parte aerea, i riscoppi del pedale appartengono sicuramente alla varietà originaria e non richiedono di essere innestati.

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