Pove del Grappa

Municipio: Via Costantina - Tel. 0424 80333
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Pove è il primo dei centri del Brenta raggiungibile se, da Bassano, si risale il corso del fiume: giace ai piedi del Monte Grappa, in una sorta di anfiteatro naturale che si apre in direzione della vicina Valsugana. L'estrema vicinanza ha da sempre unito, nella storia, le vicende di questa cittadina con quelle di Bassano. La particolare mitezza del clima ha favorito la coltivazione dell'olivo: tipica ed estesa, anche se spesso, negli ultimi anni, relegata ad "attività part-time"; per rilanciare questa produzione molto è stato fatto ed in particolare si è dato vita ad una Fiera Mercato dell'Olivo, all'interno della quale si svolgono incontri, convegni, dibattiti, che fanno conoscere agli operatori ed al grande pubblico le problematiche, il valore ed il significato della presenza di questa pianta e del suo gustoso frutto nella Pedemontana.

Arte e cultura

Pove è famoso per le feste quinquennali, che si svolgono le prime due domeniche di settembre negli anni che si chiudono con lo zero e il cinque: le feste sono riproposte dal lontano 1500 e sono celebrazioni in onore del Divin Crocifisso, rappresentato da una miracolosa scultura il legno lasciata da un ignoto pellegrino nordico tra il XIV e il XV secolo. Tradizionali sono le processioni in costume cui partecipano oltre quattrocento figuranti che incarnano figure allegoriche e personaggi dell'Antico e del Nuovo testamento e rievocano la Passione di Cristo. Numerosi sono gli edifici di pregio: l'attuale parrocchiale dedicata a S.Vigilio Martire fu ricostruita sulla base del progetto dello Scamozzi e conserva il Divin Crocifisso ed una pala di Jacopo da Bassano; 
i quattro altari sono opera di quei celebri scalpellini di Pove che, emigrati in tutto il mondo, hanno reso onore a questa terra. Da vedere è anche l'antichissimo oratorio di San Bartolomeo, sulla riva del Brenta, un tempietto a navata unica, coperto da un soffitto a capriate e recante tracce di antichi affreschi. Ben noto è inoltre il Museo dello Scalpellino, ospitato presso la Civica Biblioteca di via Marconi; sorto nel 1985 per volontà dell'Amministrazione comunale, è intitolato alla memoria dello scultore povese Antonio Bosa.

Manifestazioni tipiche 

Festa assaggio olio degli olivi di Pove Febbraio 
Fiera Mercato dell'Olivo Domenica delle Palme 
Festa della Montagna al Cornon 1 Maggio 
Marcia Internazionale sul Massiccio del Grappa quarta Domenica di Giugno 
Festa di fine estate Settembre 
Feste Quinquennali del Divin Crocifisso ogni 5 anni a settembre



 

Chiesa di S.Bartolomeo o Bortolo

E’ situata sulla riva sinistra del Brenta, poco a sud dei Boschi di Pove, in corrispondenza di un guado. E’ una delle numerose chiese campestri che i Benedettini erano soliti costruire lungo le principali arterie; infatti si trovava vicino all’intersezione tra la Strada Imperiale o Regia che portava in Germania e la Pedemontana che serviva i territori dal Piave al Brenta. Esisteva nel X secolo: Berengario I° nel 915 la donava al Vescovo di Belluno come dipendenza della Pieve di Mussolente. Allora si chiamava S.Bartolomeo della Nave. Nel 1800, dato il suo stato di degrado, viene dichiarata inagibile. Solo nel 1929 la famiglia Rubbi di Bassano la acquista e la restaura restituendola al culto nel 1937. La piena del 1966 spazzerà via il protiro, mentre i preziosi affreschi verranno portati in salvo al Museo di Bassano. E’ l’unica chiesa del territorio che conserva l’architettura antica.

La chiesa, di pianta rettangolare, misura mt. 9.50x5.20, ha 2 finestrelle strombate, la copertura è a capriate.

 

Chiesa di S. Pietro

Non si sa quando sia stata fondata. Probabilmente diviene una delle chiese incastellate dopo il diploma di Berengario nel 915. Nel 1189, Pré Viviano, come merigo del comune, giura fedeltà al comune di Vicenza apud centam sancti Petri. Il comune infatti si riunisce dentro la cinta di S.Pietro, perché sia la chiesa che la cinta fortificata appartengono al comune. All’interno custodisce 3 pale d’altare riferibili al sec.XVII: di S.Pietro di Apollonio, di S.Lucia, S.Bovo, S.Giuseppe (1700). Subisce molti danni tanto che nel 1488 appare senza tetto e pavimento, poi i restauri, però nel 1832 risulta abbandonata e sarà agibile nel 1834.

 

Chiesa di S. Vigilio

La prima citazione della sua presenza è del 1297, nell’elenco del collettore delle decime pontificie. Gli altari sono di buona fattura dovuti agli scalpellini di Pove; l’altare del Crocefisso conserva il famoso Crocefisso ligneo, mentre la pala dell’altar maggiore dedicato a S.Vigilio è opera di Jacopo Da Ponte. All’esterno è murato un frammento scultoreo con croce risalente ad epoca anteriore al sec. IX.

E’ a pianta rettangolare, di mt. 15x7, alta 7, presenta 3 finestrelle e 2 porte.

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